Durata: 01 giugno 2025 - 31 maggio 2029 (4 anni)
Ente finanziatore: European Commission– LIFE24-ENV-IT-LIFE OPTIMUS
GRANT AGREEMENT: Project 101214690 — LIFE24-ENV-IT-LIFE OPTIMUS
Coordinatore: VIE EN.RO.SE. INGEGNERIA SRL
Partner: CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR),COMUNE DI FIRENZE, IPOOL SRL, COMUNE DI FORLI, UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA, PROVINCIA DI BOLZANO (Partner Associato)
Descrizione: Le infrastrutture di trasporto rappresentano le fonti di rumore più significative, sia nelle aree urbane che extraurbane. Secondo un rapporto dell'Agenzia Europea dell'Ambiente, il rumore del traffico stradale è la fonte dominante negli Stati membri dell'Unione Europea, colpendo circa 100 milioni di persone esposte a livelli di rumore superiori a 55 dB, di cui 32 milioni sono esposti a livelli superiori a 65 dB. Negli ultimi due decenni, la Commissione Europea ha adottato misure per limitare l'esposizione al rumore dei cittadini europei e, di conseguenza, le emissioni generate dal traffico stradale, a partire dalla pubblicazione della Direttiva Europea 2002/49 sul Rumore Ambientale, che nell'allegato III definisce gli effetti nocivi del rumore, fornendo relazioni dose/effetto per la cardiopatia ischemica, l'elevato fastidio (HA) e l'elevato disturbo del sonno (HSD), che saranno implementate nei futuri piani d'azione contro il rumore. Sebbene la Direttiva Europea consideri solo gli effetti nocivi, anche gli impatti ambientali degli interventi di mitigazione sono rilevanti. Ciò si traduce nell'impatto di un intervento sul paesaggio circostante in termini di emissioni di CO2 o di estetica. La Direttiva Europea richiede inoltre un maggiore coinvolgimento della popolazione, che spesso sottovaluta il problema dell'inquinamento acustico perché non sufficientemente informata e istruita. L'inquinamento acustico presenta svantaggi anche dal punto di vista economico e sociale; ad esempio, il rumore influisce sul prezzo di mercato delle abitazioni e, in generale, le fasce socioeconomiche più basse tendono ad essere esposte a livelli di rumore più elevati, in particolare quello del traffico stradale. Esistono molti diversi metodi di abbattimento del rumore stradale, che variano a seconda del livello di mitigazione richiesto, del materiale utilizzato, dei requisiti estetici e dell'impatto paesaggistico, ecc. In generale, le misure adottate per l'abbattimento del rumore sono: barriere antirumore, asfalti porosi, aumento dell'isolamento acustico di una facciata (ad esempio mediante la sostituzione dei serramenti), trattamento antirumore degli imbocchi delle gallerie e giunti antirumore. Le misure di mitigazione del rumore possono essere piuttosto costose e di solito non sono considerate una priorità assoluta nelle politiche nazionali, comprese quelle ambientali. Questo perché molto spesso non è dovere dello Stato investire ingenti somme di denaro in queste opere e la mitigazione del rumore è gestita da aziende private che gestiscono le strade, costrette a farlo per adempiere agli obblighi di legge. La sottovalutazione del problema è dovuta principalmente alla scarsa conoscenza, sia da parte dell'opinione pubblica che dei decisori, degli effetti reali dell'esposizione al rumore sulla salute umana, il che porta alla scarsa attenzione che i governi gli riservano rispetto ad altri inquinanti, nonostante il rumore sia il secondo inquinante più pericoloso dopo la polvere fine. OPTIMUS fornisce una metodologia multicriterio utile per valutare i parametri quantitativi, oggettivi e imparziali dei conglomerati bituminosi a basso rumore di rotolamento, confrontare soluzioni alternative e monitorare le prestazioni del materiale durante il ciclo di vita.
